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Se Tar commissaria il Miur, chi gestisce la scuola?


Il taglio delle ore di lezione negli Istituti Tecnici e Professionali è stato deciso dalla ministra Gelmini nel 2010 e mantenuto dalle ministre Carrozza e Giannini, malgrado una sentenza contraria del TAR del Lazio, che dava ragione ai sindacati degli insegnanti, ovviamente contrari.
Una nuova sentenza dello stesso Tar, depositata il 5 giugno, dà di nuovo torto al Ministero e nomina il Prefetto di Roma commissario ad acta, perché faccia eseguire la sentenza.
Il prefetto ha 90 giorni per agire e, dato che finora non ha fatto nulla, una deputata invita i cittadini a scrivergli per sollecitarlo all’azione.
In tutto questo, il dibattito è tutto sul costo delle ore in più (motivo principe di quasi tutte le decisioni della Gelmini) e sui quali diritti abbiano acquisito gli insegnanti.
Agli studenti e ai loro genitori nessuno chiede se stanno ricevendo un servizio adeguato ai loro bisogni. Anzi, l’aspetto didattico ed educativo non è neppure preso in considerazione.

Nell’attuale sistema della Scuola Statale, le decisioni sono frutto di un braccio di ferro tra politici, sindacati e magistratura.
Tutti se ne lamentano, ma nessuno sembra disposto a prendere in considerazione un cambiamento reale come l’autonomia democratica.

Redazione
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Cambiamo la scuola con l'autonomia democratica

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