Il problema sono coloro che non vogliono o non sanno lavorare: «indocenti» e «indecenti». Hanno età e storie diverse, ma l’anzianità come criterio base delle graduatorie non funziona
Da Il Corriere della Sera del 25 maggio 2014 Per leggere l’articolo clicca qui
Commento: Articolo molto interessante. Si vede che l’ha scritto uno che ha esperienza di insegnamento e di scuola. Particolarmente interessante l’affermazione: “Così l’insegnamento, parte dell’educazione, si dà nella triplice relazione professore-studente, professore-genitori, professore-colleghi. Classe e studente somigliano alla qualità di queste tre relazioni”, dove è chiaro che la relazione professore-studente è molto influenzata dalle relazioni “professore-genitori” e professore-colleghi. Il punto è: è sufficiente formulare diagnosi e proporre terapie senza porsi il problema delle condizioni i cui le diagnosi potrebbero essere verificate nell’esperienza e le terapie adottate? Noi il problema delle condizioni ce lo siamo posti e abbiamo elaborato la nostra proposta, che vi preghiamo di prendere in considerazione.