Il primo Ministro sostiene che per il disegno di legge sulla scuola consulterà gli studenti (quelli delle superiori, speriamo), gli insegnanti, il personale Ata, i dirigenti, i sindacati e con gli enti locali. “Perché l’obiettivo – ha affermato – è creare una scuola aperta, rendendola un luogo educativo permanente”.
E i genitori? Eppure, la Costituzione (art.30) assegna la palla a loro. Perché devono restare in panchina?
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