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‘La Buona Scuola’: un cattivo esempio della centralità del dirigente scolastico

thumbsdown Il Fatto Quotidiano riporta la vicenda di una preside di Cosenza che governa la scuola “sola contro tutti”: insegnanti, genitori e studenti. Tante le ispezioni e le denunce anche dei sindacati, ma nulla da fare: è sempre là.

Dal Fatto Quotidiano del 18 Novembre 2014  per leggere l’art. clicca qui

 

Commento: questo è il pericolo dell’autonomia! Non basta l’autonomia, che è necessaria, ci vuole l’autonomia democratica. Una scuola autonoma deve, evidentemente avere dei dirigenti, ma questi a chi rispondono del loro operato? Così come i dirigenti dei comuni che godono dell’autonomia locale devono rispondere al sindaco e al consiglio comunale e, in ultima analisi, ai cittadini del comune; così anche i dirigenti di una scuola autonoma devono rispondere a qualcuno. Noi proponiamo che rispondano ad un Consiglio di Amministrazione eletto dai “cittadini” della scuola, cioè dai genitori degli studenti iscritti in quella scuola. In questo modo si evitano duci, podestà e altri inconvenienti. Così come i cittadini di un comune sono interessati alla buona amministrazione del comune per avere dei buoni servizi, anche i genitori sono interessati ad avere il miglior servizio scolastico, che collabori con loro nell’esercizio del diritto e dovere di mantenere, educare ed istruire i loro figli (art. 30 della Costituzione).

Redazione
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Cambiamo la scuola con l'autonomia democratica

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